Cesare Berlingeri nasce nel 1948 a Cittanova (RC). Vive e lavora a Taurianova (RC). Inizia a dipingere giovanissimo, nel '68 intraprende una serie di viaggi in Europa dove conosce altri artisti e si confronta con il mondo della cultura contemporanea. A Roma, negli anni '70, lavora per il teatro e per la televisione come scenografo e costumista. L'attività teatrale gli consente di sperimentare, tramite la realizzazione delle scenografie, grandi quadri dinamici e creare i costumi come indicazione di colore in movimento. Successivamente, ancora a teatro, definisce l'idea delle tele piegate: mentre lavora ad una scenografia dipinge una notte stellata su un grande fondale; a spettacolo finito, smontandolo, si rende conto come, di piega in piega, questa grande tela diventi un fagotto di circa ottanta centimetri. I dipinti piegati vengono presentati al pubblico nel '90, dopo l'incontro con T. Trini, nella personale Opere recenti. In questi anni numerose sono le personali e le collettive nelle quali è esposto il suo nuovo lavoro. La galleria La Polena di Genova gli dedica una personale, Viaggi. Per la Fondazione Mudima crea una grande installazione a parete dal titolo Piegare la notte (1994) e nel 1999 vengono presentati, oltre alle Piegature, dei piccoli dipinti su piombo. Il piombo è per l'artista: "una materia sorda, una materia che assorbe. Una materia veramente silenziosa". Sempre alla Fondazione Mudima sono presenti anche delle grandi tele segnate a carbone nelle quali affiorano "elementi figurali, segni quasi umani, ombre di presenze, cicli che discorrono", con parole di T. Trini, che ne cura un'importante monografia edita da Skira nel 2003. Nel 2001 la New Art Gallery di Padova ospita Dipinti Piegati. Il 2003 vede Berlingeri esporre in una personale alla Mole Vanvitelliana di Ancona, per i cui seminterrati progetta una suggestiva installazione, Viaggi; nello stesso anno è invitato dal Comune di Padova per una personale presso le scuderie di Palazzo Moroni. Nel 2005 la Regione Calabria si fa promotrice di due significative personali. La prima presso il Castello Aragonese di Reggio Calabria con una ricca retrospettiva, La pittura piegata. Per la sala della torre realizza Deposito di stelle, un'installazione composta da grandi piegature blu, accatastate su delle pedane di legno, per la quale V. Baradel scrive: "Il cielo notturno di Berlingeri precipita al fondo della torre del castello. In questi anni la sua luce blu si fa colore solido ripiegandosi nello scrigno della tela. Volte stellate sono quelle di Giotto ad Assisi e a Padova. Il fondale del cielo, sempre lui, piegato e ripiegato ora giace a terra, salvato dalla cecità degli uomini e dei e messo al sicuro nelle segrete viscere della torre. L'alto e il basso si affratellano quando le stelle scendono nel punto più basso". La seconda grande mostra in Calabria è l'antologica Cesare Berlingeri, Materia 1975 - 2005, a cura di Philippe Daverio, presso il Complesso Monumentale S. Giovanni, a Catanzaro. I Corpi, questo il titolo della personale che tiene nel 2006 al MUDIMAdrie di Anversa, sono corpi d'aria rivestiti da una superficie levigata. Nel 2007 una mostra itinerante, formata da circa 200 opere, illustra il percorso dell'artista fin dagli anni Sessanta presso il MAC Museo de Goiania, il MAM Museo de Arte Moderna de Salvador de Bahia ed il MAM Museo de Arte Moderna di Rio de Janeiro. Tra il 2008 e il 2012 le sue opere vengono esposte in numerose gallerie e istituzioni italiane tra cui: Università della Calabria, CAMS, Centro Arti Musica e Spettacolo, Cosenza; Galleria Ellebi, Cosenza; Studio Lattuada, Milano; alla 11th International Cairo Biennale e presso Anniart 798 Factory, Pechino. Nel 2012 la Fondazione Rocco Guglielmo, la Fondazione Rotella e la Vecchiato Art Galleries organizzano a Catanzaro un'esposizione dal titolo Ghiacci ed ombre. "L'installazione dei Ventinove avvolti con ombra nell'azzurro e Primordiale sono due stazioni che avvicinano ulteriormente il nodo cruciale, rappresentato dalla presenza dell'umano in ogni forma visibile che ci circonda. In entrambi i casi si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un "ritrovamento", all'emersione da un tempo diverso di qualcosa che ci riguarda da vicino e che un po' ci inquieta perché, ancora una volta, ritroviamo le nostre fattezze. E la nostra coscienza - ma anche il nostro istinto - ci impone di guardarle come parte di noi" (M. Meneguzzo, curatore della mostra). Alla fine dell'anno si ha la personale Andar per stelle all'interno della rassegna RAM (Ricerche Artistiche Metropolitane) presso il Centro culturale Alinate San Gaetano di Padova. "Cesare agisce sull'idea di pittura, puntando al nucleo, all'essenza e, letteralmente, piegandola al proprio credo e alla sua volontà è il Berlingeri che preferisco, quando affida l'innato lirismo non al gioco delle suggestioni ma alla potenza delle idee " (L. Beatrice, curatore della mostra). L'installazione della prima sala, Aria, acqua, fuoco, terra, unisce l'arte visiva di Berlingeri alle melodie elettroniche che il musicista giapponese KK Null (Kazuyuki Kishino) compone per l'opera. Tra il 2013 ed il 2014 partecipa a due prestigiose collettive: Il libro: d'arte e d'artista organizzata dall'Istituto italiano di cultura presso il Beit Ha'ir, Museo di Cultura Urbana di Tel Aviv-Giaffa e curato da C. Siniscalco e Artisti nello spazio da Lucio Fontana ad oggi: una storia dell'arte ambientale italiana a cura di M. Meneguzzo, B. Di Marino e A. La Porta presso il San Giovanni di Catanzaro.