Olafur Eliasson è Nato nel 1967 a Copenhagen da famiglia islandese – e dalle parti di Reykjavík ci ha passato molto tempo – è il maestro incontrastato della luce. Ma non solo. I materiali elementari che sfrutta nelle sue (spesso mega) installazioni – luce e riflessi, appunto, ma anche acqua, aria e altri semplici elementi mixato fra loro dentro habitat stranianti – ne fanno molto più di un creativo: attraverso le esperienze multisensoriali delle sue installazioni di arte contemporanea, concepite nello studio berlinese, trova il cortocircuito definitivo fra concettualismo e concretezza, ispirazione e materialità. Molti i lavori che parlano da soli: è il caso, per esempio, del monumentale Weather Project alla Tate Modern di Londra, nel 2003, o delle New York City Waterfalls, nella Grande Mela, datate 2008. Le dimensioni di Christo sposate al genio di Bruce Munro. Adesso, passando dal grande al piccolo, ha lanciato l’operazione Little Sun, un progetto a metà strada fra design, arte e imprenditoria – ricorda vagamente i computer per i bambini voluti da Nicholas Negroponte – rivolto ai paesi in via di sviluppo e, in generale, a quel 20% di mondo privo di accesso all’ energia elettrica: il piccolo sole tascabile messo a punto nella sghemba collaborazione con l’ingegnere danese Frederik Ottesen, è infatti una lampada led ricaricabile tramite un pannellino solare in grado di produrre una nottata di luce con sole cinque ore di carica. Impegno e design. Ma anche, perché no, moda. In Italia il delicato girasole – che nelle aree off-grid del pianeta sarà venduto alla metà del prezzo a cui è distribuito in Occidente – fa tappa alla Rinascente di Milano. Il megastore gli ha dedicato le sue vetrine di Natale e vende la lampada in esclusiva per l'Italia nei suoi punti vendita. Sempre grazie a questa partnership saranno creati sei negozi appositi (ma anche di più, stando alle intenzioni degli inventori) per vendere questa luce d’artista ad Addis Abeba, Nairobi, Jakarta, El Nido, Yangon e Johannesburg.