Beatrice Gallori nasce a Montevarchi nel 1978. Si trasferisce a Prato a 15 anni dove consegue, nel 1996, il Diploma di Maturità presso il Liceo Classico Cicognini. Dopo gli studi concretizza però la sua passione per la moda ed il design frequentando il Polimoda (FI) e, nel 2001, si specializza in FASHION DESIGN e MAGLIERIA. Con lo studio della moda nasce anche la voglia di sperimentare la pittura ; inizia così la sua formazione artistica da autodidatta. Le sue prime creazioni si contraddistinguono per la sua innata capacità di usare la materia, dando alle tele spessore e vita, grazie anche all’ utilizzo della propria tavola cromatica variopinta. Le sue tele sono intrise di colori forti e la sua ricerca creativa passa attraverso vari materiali di recupero: corde, scatole di cartone, fili ( Prato è di fatto una città che si basa sul tessile ) ed addirittura orologi vecchi. Guarda tutto ciò che ha intorno, lo elabora attraverso le sue emozioni, rendendo così la materia parte di se’. E’ una pittura la sua, d’ istinto e di getto emozionale. Nel 2007 inizia la collaborazione con una galleria italiana ed il confronto con il mondo artistico professionale spinge Beatrice Gallori a far proprio il metodo pittorico utilizzato. Ripulisce la tela che diviene monocromatica e volumetrica attraverso l’utilizzo di materiali vari come la resina. Dal 2008 espone in collettive in spazi pubblici e privati. Nel 2009 viene richiesta la sua partecipazione ad Arte in Vetrina-Prato, giovani talenti emergenti curata da Giovanni Faccenda. Nel 2010 crea dei bozzetti di maglieria hand-made con interventi pittorici per il marchio BETTAKNIT che ne crea una vera e propria collezione. Dopo queste esperienze nasce la volontà di concettualizzare il proprio lavoro; inizia così a studiare il MOVIMENTO ed a ricrearlo sulla tela. Il suo desiderio diviene quello di bloccare, per lo spettatore, “quel movimento” (sia esso del vento, dell’onda del mare, dei battiti del cuore) reso dalla natura unico e irrepetibile, ma fermato, prima della caduta, dall’artista stessa. Nel contempo sente la necessità di iniziare un nuovo percorso, affrontando la terza dimensione. Nascono le prime sculture, vere e proprie colate di vernice intrappolate e ferme in una dimensione temporale, cristallizzate in un istante, dopo la caduta, ma prima dell’atterraggio. L’ironia che identifica quest’artista si rappresenta in queste colate che a volte sono adornate di figure quali animali e/o persone, che vivono una vita propria nella precarietà della discesa repentina del colore e che, successivamente, divengono ceramiche d’autore. Anche queste scelte espressive ottengono riconoscimenti di pubblico e di critica tanto che, nel 2011, una sua scultura TO RED – ING FUTURE (tecnica mista su materiali vari) entra a far parte del catalogo del prestigioso PREMIO COMBACT. Sempre in questo anno viene selelezionata, dal famoso critico d’arte Arturo Schwarz, una delle sue “colate” MILK WALKING (tecnica mista su materiali vari 25x25 cm) per l’ Asta di Arte Contemporanea Sotheby’s (Milano) a favore del Museo d’ Israele di Gerusalemme. Sempre a Milano presenta in una collettiva, “LINGUAGGI”, presso una galleria, le sue ceramiche d’autore riscuotendo un grande successo di pubblico. Partecipa ad ArtVerona 2011 e una sua installazione viene pubblicata in catalogo. A fine 2011 entra a far parte del progetto “ARTISTI A KM 0” presso il Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci, a Prato, installando all’interno del museo stesso sia un’opera che un video riguardante: I SUOI RESPIRI.