Umberto Mariani nasce a Milano, nel 1936, dove vive e lavora. Nel 1943-44 la sua casa di Milano serve da rifugio a gruppi di ebrei perseguitati. L’esperienza della guerra lascia tracce importanti nel giovanissimo Umberto Mariani, specialmente negli ultimi drammatici mesi del 1945. Dal 1954 al 1958 frequenta l’Accademia di Brera e diventa assistente del maestro nello studio e collabora a numerose e grandi realizzazioni in affresco. Nel 1957 Mariani ha il suo primo atelier a Milano di fronte al Politecnico. Nell’autunno del 1959 realizza con Claudio Nani sotto l’egida di Funi la decorazione ad affresco della Cappella di San Carlo Borromeo nella Basilica dei frati minori di S.Angelo a Milano. Nel 1958, anno del diploma, Umberto Mariani viene premiato come miglior diplomato dell’Accademia di Brera con un viaggio all’Exposition Universelle di Bruxelles dove conosce l’opera di Constant Permake e ne viene fortemente emozionato. Le sue esperienze di ricerca saranno influenzate proprio dalla pittura di Permake. Il lavoro di Umberto Mariani è legato al gioco tra oggettività materialmente tangibile, illusione materica, illusione pittorica, spingendosi fino al limite dell’uso della materia metallica e lignea, ma con il mantenimento di forti valori di illusione pittorica. Vi è una spinta verso la corporeità delle cose, in un’esaltazione mirata alla peculiarità dei materiali che troverà poi un riscontro nei panneggi a cui lavora Mariani da tutta la vita. In tutto questo la luce ha un’importanza fondamentale che costruisce interamente le opere e dà corpo a tutto.