Plinio Martelli, nato a Torino nel 1945, si può considerare figlio d’Arte: il padre pittore milanese trasferitosi poi a Torino, dove lavorò a fianco di peculiare, Menzio, Quaglino, Fico e altri noti artisti di quel periodo, il nonno pittore ferrarese fu compagno a Milano di Carrà, Malerba, Bonzaghi... e del poeta Corrado Govoni con cui fece un libro. Dopo studi scientifici si è diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino con maestri quali Enrico Paolucci e Mario Calandri. Nel 1969 dopo varie mostre di “giovani artisti” allestisce la sua prima personale nella galleria d’arte contemporanea Christian Stein, con la quale ha avuto per molti anni una intensa collaborazione. Già da quei primi lavori si nota la direzione della sua ricerca, improntata sopratutto sulla trasformazione del linguaggio artistico usando ad esempio dei materiali e delletecniche specifiche, atte ad esaltare il contenuto dell’opera stessa, come testimoniavano in modo preciso le sculture a caratere evocativo esposte negli anni ‘70 nella galleria LP 220 di Franz Paludetto. Oltre alla scultura e al disegno, un altro mezzo di ricerca è stato il cinema d’artista, per il quale è stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1978, e poi la fotografia che pratica tuttora come ricerca estetica. Si susseguono negli anni innumerevoli mostre personali e di gruppo in Gallerie e Musei Internazionali: Torino, Milano, Roma, Parigi, Graz, Colonia , Sidney, Bologna, Bolzano, Londra, New York, Barcellona, Palma di Maiorca, Brusseles, ecc... fino alle recenti personali al Castello si Rivara e alla galleria 41 Arte Contemporanea . Oggi oltre a dedicarsi alla ricerca nel campo dell’arte contemporanea è decente di Pittura e di Incisione all’Accademia di Belle Arti di Cuneo.